Che ne è stato di te, carusopascoski?

Ai tre lettori di carusopascoski (secondo la questura, migliaia secondo l’ego del curatore del blog e le statistiche di WordPress): Caruso è in India da qualche mese. Poi sarà in Bhutan, Nepal, ancora India, (Piccolo) Tibet e Londra. Quando tornerà in Italia andrà al mare, poi alle Fær Øer sulle orme di “Che ne è stato di te, Buzz Aldrin?” – leggetelo! Il romanzo più brillante che ho letto nell’ultimo anno, ne ho scritto qui – e infine in Islanda. Ergo, mi ha suggerito di dirvi di avere pazienza, continua a scrivere e (non troppo) presto potrete tornare a leggerlo. E spera di portare anche solo un po’ di tutto questo vento tra le righe che verranno, oltre certamente a un nuovo libro di poesia, “Ho parlato alle parole”, in via di pubblicazione per Oèdipus Edizioni, e diverse sorprese in corso d’opera. Intanto Roberto Carifi, uno dei più grandi poeti italiani contemporanei, ha definito il suo libro d’esordio «sublime, nel senso letterale del termine, di una abissale profondità» su Poesia (di Marzo), rivista internazionale di poesia (e di cosa, sennò?) che vanta svariati premi Nobel in redazione.
Caruso tira un respiro, sorride e vi saluta.
(E fischietta ogni giorno questa canzone)

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