Servivano le Pussy Riot per capire che la Russia è un regime? Confrontiamo i giudizi dei media su due pari ruolo: Putin cattivo dittatore che vuole fare rispettare le leggi del suo paese; Brown bravo primo ministro che vuole fare rispettare le leggi del suo paese. L’importante è non parlare di Julian Assange e spostare l’indignazione su un target condivisibile ma gonfiato ad arte dai media per riempire la ciotola dell’indignazione. Lo zapping dell’indignazione oggi prevede un gruppo di becere incarcerato ingiustamente in Russia. Agli appassionati di censura e diritti umani consiglierei però la protesta dei minatori soffocata nel sangue in Sud Africa anche se capisco che non è di moda.
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