Antisemitismo e libertà d’espressione – Satira a confronto: Beppe Grillo e Vauro

La vignetta di Vauro, con Marchionne nei panni della guardia nazista.

È curioso che il pubblico che più si indigna per la vignetta provocatoria (mavà!) di Beppe Grillo sia lo stesso che apprezzò e difese Vauro nel processo che gli venne intentato per la vignetta a Fiamma Nirenstein e quando anticipò Grillo non solo manipolando a uso e consumo del suo intento satirico la scritta “Arbeit macht frei”, ma anche tratteggiando Marchionne nei panni di una guardia nazista.
Io, che continuo a non vedere antisemitismo tanto nell’una che nell’altra vignetta ma solo la mano pesante di entrambi (e che fa parte del gioco), penso che delle barzellette su Hitler e gli ebrei abbiamo riso tutti in vita nostra con tanta o pochissima vergogna, e nessuno è diventato nazista per questo.
Anzi, io credo che si diventi nazisti per l’esatto contrario.

La vignetta di Grillo, che neppure si permette di inserire un piduista nei panni di Kapò.

La vignetta di Grillo, che neppure si permette di inserire un piduista nei panni di Kapò.

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Una risposta a Antisemitismo e libertà d’espressione – Satira a confronto: Beppe Grillo e Vauro

  1. Prof. ha detto:

    Parole sante!

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